Gestire ingresso e uscita dei collaboratori.

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La vita di un’azienda come la tua al giorno d’oggi è caratterizzata da una serie di attività che, in qualche modo, devono necessariamente essere svolte.
Emettere delle fatture è una di queste, ad esempio, e viene svolta tramite un mix di competenze e strumenti che permettono alla “macchina aziendale” di funzionare. Se un’azienda non si preoccupa di come fatturare, cosa fatturare e quando fatturare, se non sa come fare a gestire l’intero processo, corre il rischio di avere vita breve.

Tutte le aziende devono fatturare e, più si ha il polso della situazione, più questo processo è efficiente e maggiori saranno i vantaggi per le aziende.

Un’altra necessità delle aziende è quella di comunicare: con i clienti, con i fornitori, con i collaboratori, con i colleghi… gran parte della vita aziendale si basa sulla comunicazione. Anche qui esistono strumenti, come la posta elettronica, che agevolano la comunicazione, e permettono alle aziende di svolgere le attività quotidiane.


Come nella situazione precedente tutte le aziende hanno bisogno di comunicare e, un’azienda in cui la comunicazione non funziona si ritroverà ad avere informazioni mancanti, incomprensioni e perdite di tempo infinite.
Ma oltre a queste necessità quotidiane, le aziende come la tua devono scontrarsi anche con altre attività, meno frequenti ma dal notevole impatto sull’operatività dell’organizzazione.


Cosa succede quando assumete un nuovo dipendente? E cosa fate, invece, quando un membro dello staff va via?
Di solito queste situazioni vengono descritte all’interno di quelli che vengono definiti processo di onboarding e processo di offboarding.
Per onboarding si intendono tutte le attività da svolgere quando un nuovo dipendente entra in azienda:

  • fornire la strumentazione adeguata;
  • sbrigare le pratiche amministrative;
  • svolgere le attività di “orientamento” e training;
    e così via.
    Per offboarding, invece, si intendono le attività da svolgere quando un dipendente lascia l’azienda. Spesso si tratta di fare in modo che la dipartita del dipendente abbia il minor impatto possibile sul lavoro degli altri e di gestire il materiale e le informazioni a cui aveva accesso l’ex dipendente.
    Via via che gli strumenti da utilizzare durante il lavoro aumentano e diventano più complessi, anche l’onboarding (e l’offboarding) di un dipendente cresce di complessità. Complessità che non fa che aumentare ora che i dipendenti non lavorano più sempre e solo in ufficio ma hanno la necessità di accedere a dati e applicazioni ovunque essi si trovino.
    Se non ci sono delle regole da seguire come fai a sapere esattamente cosa fare?
    Avere dei processi ben definiti e una checklist con le attività da svolgere, in questi casi, può fare la differenza tra un onboarding o offboarding ben riuscito e un disastro totale.
    Proviamo a capire insieme perché onboarding e offboarding di un dipendente sono attività tanto delicate.

Vedi pertanto quale sia l’importanza di eseguire correttamente onboarding e offboarding di un dipendente leggendo il documento completo e guardando il video correlato

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Come gestire ingresso e uscita dei collaboratori?

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