Difficile riuscire a trovare oggi un ambito professionale nel quale il PC e l’informatica non la facciano da padroni. A fronte di un’informatica così pervasiva e fondamentale per le attività umane ci si aspetterebbe che gli ambienti IT fossero ormai completamente stabili e immuni da intoppi o malfunzionamenti, ma l’esperienza quotidiana ci suggerisce il contrario. Dobbiamo renderci conto che noi stessi possiamo minimizzare le varie occasioni di intoppo che ben conosciamo. Per farlo non occorrono particolari competenze, solo un po’ di consapevolezza di quello che si sta facendo, una certa dose di attenzione e qualche accorgimento pratico molto semplice: ne parliamo in questo video 👇
Difficile riuscire a trovare oggi un ambito professionale nel quale il PC e l’informatica non la facciano da padroni. Che si tratti di pianificazione imprenditoriale, processi di gestione o produzione, attività commerciali o supporto al cliente, tutto quel che facciamo da soli o in collaborazione con altri è guidato, sviluppato, verificato e memorizzato attraverso strumenti digitali sempre più potenti, onnipresenti e diversificati.
A ben guardare, oltretutto, un effetto dei lockdown pandemici è stato proprio quello di raddoppiare di fatto gli ambienti informatici con cui abbiamo a che fare per lavoro trasformando le nostre case in tante succursali remote di uffici divenuti improvvisamente irraggiungibili. Una situazione che le aziende hanno capito di dover ormai gestire sia strutturalmente, rendendo lo smart working una pratica comune, sia “on demand” in caso di necessità non solo sanitarie ma anche meteoclimatiche o di altro genere.
A fronte di un’informatica così pervasiva e fondamentale per le attività umane ci si aspetterebbe che gli ambienti IT fossero ormai completamente stabili, immuni da intoppi o malfunzionamenti, praticamente un pilastro di sostegno perfettamente affidabile ed efficiente per le nostre giornate lavorative. La nostra esperienza quotidiana ci suggerisce invece il contrario. Quante volte dobbiamo perdere tempo perché la stampante si inceppa o trascina male la carta, la connessione di rete traballa, Internet non è raggiungibile, il computer rallenta fino a diventare inutilizzabile, le configurazioni non vengono più riconosciute, le applicazioni smettono di funzionare all’improvviso o non si trovano più dati e documenti che avevamo salvato? Quante volte abbiamo i minuti contati e scopriamo che il computer non si accende o – caso che nessuno si augura ma che purtroppo accade sempre più spesso – che qualche virus o malware ha colpito i nostri sistemi bloccandoli?
Certo, siamo ottimisti e possiamo sempre contare sul fatto che l’informatica si trovi su una traiettoria di costante miglioramento evolutivo e che possa prima o poi arrivare il giorno in cui tutti questi inconvenienti saranno solo un brutto ricordo del passato.
Ma siamo anche realisti e possiamo affrontare il problema rendendoci conto che noi stessi possiamo cercare di minimizzare le varie occasioni di intoppo che ben conosciamo. Per farlo non occorrono particolari competenze, solo un po’ di consapevolezza di quello che si sta facendo, una certa dose di attenzione e qualche accorgimento pratico molto semplice. Sono le buone abitudini quotidiane a fare la differenza, e nelle pagine che seguono potrai farti un’idea di quali sono e come farle diventare parte della tua routine lavorativa.
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