Disaster Recovery: chi fa il piano va sano e va lontano

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A dirlo oggi sembra incredibile, ma c’è stato un tempo in cui l’informatica era solo un semplice accessorio nella vita lavorativa di un’azienda. Gli anni sono passati e il nostro mondo è andato sempre più trasformandosi in direzione del digitale. Prova a immaginare cosa sarebbe della tua attività se mancassero i computer. Un ambiente informatico adeguato e privo di inconvenienti non si traduce più solamente in un vantaggio competitivo: da esso dipende l’essenza stessa della tua attività. Se vuoi essere sicuro di superare indenne i momenti critici che prima o poi accadono, il segreto è quello di evitare atteggiamenti attendisti e affrontare preventivamente i problemi preparando un piano di disaster recovery: ne parliamo in questo video 👇

Ripetiamolo: “A dirlo oggi sembra incredibile, ma c’è stato un tempo in cui l’informatica era solo un semplice, per quanto utile, accessorio nella vita lavorativa di un’azienda”. Nel corso della lunga fase di transizione dal vecchio mondo analogico al nuovo futuro digitale è sempre stato possibile tornare a “fare le cose a mano”: e ogni tanto lo si faceva, magari perché era più comodo, per abitudine o per scarso interesse a imparare qualcosa di nuovo, o magari perché i computer facevano le bizze e allora si tornava alla cara, buona carta & matita che non tradisce mai.


Certo, i PC aiutavano a fare tante cose, le rendevano più veloci ed evitavano di ripetere continuamente le medesime operazioni; potevano essere un vantaggio competitivo per chi li utilizzava – maggiore l’efficienza, migliore la posizione sul mercato – ma tutto sommato non erano proprio del tutto indispensabili. Diciamo la verità: alla fine in molte aziende erano poco più che macchine per scrivere potenziate sulle quali era anche possibile divertirsi ai videogiochi in pausa pranzo.

Gli anni sono passati, tante cose sono cambiate e il nostro mondo è andato sempre più trasformandosi in direzione del digitale. Se sei convinto che l’informatica sia ancora un semplice accessorio del tuo lavoro, prova a immaginare per un momento cosa sarebbe della tua attività se mancassero i computer.

Come potresti organizzare la gestione della produzione e delle vendite, ad esempio? La comunicazione e i pagamenti con clienti e fornitori? La contabilità, i rapporti con le banche, gli adempimenti fiscali? Magari la tua azienda si trova all’interno di un cosiddetto smart building, quindi senza un’infrastruttura IT ben funzionante è probabile che tu non riesca nemmeno ad aprire la porta d’ingresso col tuo badge.

Vedi bene come un ambiente informatico adeguato e privo di inconvenienti non si traduce più solamente in un pur necessario vantaggio competitivo: in realtà da esso dipende l’essenza stessa della tua attività. L’equazione fondamentale è: IT funzionante = azienda funzionante. Chi non la rispetta oggi non perde un vantaggio competitivo, chiude e basta.

E attenzione, non è sufficiente aver progettato e messo in opera un ambiente IT come si deve: bisogna infatti assicurarsi che esso funzioni costantemente senza problemi. Guasti, attacchi da parte di cybercriminali e disastri ambientali come incendi e allagamenti sono sempre in agguato, pronti a trasformare la migliore delle infrastrutture in una inutile massa inerte di metallo e plastica. Una situazione dalla quale il 40% delle aziende non si riprende più, chiudendo i battenti per sempre.

Se invece vuoi essere sicuro di far parte dell’altro 60%, quello che supera indenne i momenti critici che prima o poi inevitabilmente accadono, il segreto è quello di evitare atteggiamenti attendisti o fatalisti e affrontare preventivamente i possibili problemi preparando quello che, in gergo, si chiama piano di disaster recovery.

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Disaster Recovery Plan: cos’è e a cosa serve